martedì 10 novembre 2009

Tutto O.K., TUTTO O.K.!!!

Scusa? é questa la direzione giusta?


Come si genera un individuo che dimentica il senso della comunità?
una risposta forse è questa:
7:00 - la sveglia suona
7:30 - la serratura di casa viene chiusa
7:35 - l'auto si muove
7:55 - chiudi a chiave l'auto e timbri il cartellino
12:00 - stanco e nervoso mangi qualcosa guardando un muro bianco in una stanza senza finestre
13:00 - ricominci, in una stanza più grossa, ma sempre senza finestre
17:30 - risali in machina
17:50 - insulti nervosamente il camion che ancora una volta rallenta il tuo rincasare
18:15 - rientri a casa
18:20 - dai da mangiare al gatto
18:30 - ti sbatti sotto la doccia per cercare un po' di pace
19:00 - ti prepari per la cena
20:00 - sparecchi guardano il telegiornale
20:30 - prepari il pasto per il pranzo di domani
21:00 - ti dedichi finalmente un po' di tempo
21:05 - telefoni a chi vorresti avere al tuo fianco ma è ancora distante
22:00 - provi a passare dalla noia al divertimento utilizando mezzi come internet/comunity/videogames
01:30 - controlli che la sveglia funzioni
7:00 - la sveglia suona
....


E dopo tutto questo ti rendi conto che:
lo stipendio dovrebbe arrivare il 13 ma te lo danno il 17 e le bollette scadevano il 15, arrivi al 20 ed inizzi a contare i giorni che mancano al prossimo stipendio....
quindi accade anche questo:
7:01 - " Che palle"
7:36 - " ma che cazzo fa sto stronzo? la patente l'ha trovata nell'ovetto?"
7:56 - " che oppressione"
8:05 - " ancora 4 ore prima della pausa"
12:01 - " cazzo almeno un fottuto tavolino per mangiare non farebbe schifo "
13:01 - " speriamo passi in fretta ne ho 2 coglioni che ci inciampo"
14:00 -" tieni duro"
14:05 - " sto per scoppiare"
15:00 - " dai che ci siamo..."
16:00 - " ancora una strafottuta ora"
17:00 - " e ti pareva che non dovessi fermarmi"
17: 31 - " ma quanto cazzo beve sta macchina, lavoro per pagare la benzina CRISTO che palle"
17:50 - " e vai facciamoci la strada in seconda per sto cazzo di camion"
18:16 -" ancora una bolletta?"
18:20 - " mangia piccolo, tu si che vai bene"
18:31 - "che mangiamo?"
18:40 - "..."
18:50 - "..."
19:00 - "..."
20:00 - "..."
21:04 - " che cagata liberatoria"
21:06 - " ciao amore......"
22:00 -" ma chi voglio prendere in giro? vita di merda"
01:30 circa - " cazzo che tardi... "

sabato 3 ottobre 2009

Premonizione

Senza controllo la notte svela pericoli



Qualcosa di malvagio si sta preparando, ogni pelo del mio corpo me lo sta gridando.
Sento l'odio crescere a dismisura, pronto a difendermi, la Bestia sta ringhiando così forte che a fatica sento il mio cuore battere.
Nel petto mi si agita qualcosa di ustionante, un qualcosa che non riesco a definire, che la Bestia si stia preparando all'umano sacrificio?
Questa notte, in sogno, Lei mi guardava, i suoi occhi erano di ghiaccio, dalla sua bocca colava copiosa la saliva dell'apetito, le sue mani erano nervose.
Io ero immobilizzato dal terrore, osservavo il suo fare da Bestia affamata,guardavo terrorizzato la pesante catena che la teneva ferma, osservavo i suoi anelli smangiarsi ad ogni strattone.
L'alba mi ha destato, ma la mia anima è ora terrorizzata, sento che presto qualcosa accadrà....

lunedì 28 settembre 2009

domenica 27 settembre 2009

RiSoluzioni

Sia dannata la tipografia pensavo fossero solo 4999


Solo un appunto lasciato distrattamente in giro, o, forse era un piccolo vanto inopportuno, lo raccolsi e lo lessi, trovai ogni incastro, non ci volle molto, ora l'immagine è completa.
La osservo, l'ascolto, perché forse più s'addice l'ascoltare a questa immagine distorta, e quello che sento non è più gelido ed apatico torpore fisico, la rabbia sale , devastando ogni mia cellula, non m'importa di quello che potrebbe accadere, continuo a fissare in silenzio quella cornice che ormai non è riposta in attesa, il suo chiodo tiene al muro in bella vista segreti che non dovrebbero essere ascoltati, ma ancora una volta le regole sono imposte, i giochi stanno a noi.
Chi cadrà per primo?

sabato 26 settembre 2009

Rinunce

Uccidere un sogno, per vivere rabbiosamente la realtà.



Camminai per un paio d'ore, uno zaio in spalla, uno specchio lasciato in un luogo preciso, inclinazione perfettamente calcolata a giusta distanza.
Arrivai, mi sdraiai a terra a guardare le nuvole correre, mi rialzai ed aprii lo zaino, ne estrassi una scatola, la aprii ed iniziai a montare quello che era celato al suo interno.
appoggiai il cavalletto a terra.
Con un binocolo controllai lo specchio, la visuale era precisa, all'interno della cornice di plastica potevo vederlo, osservai la sua posizione, osservai quello che aveva davanti, iniziai a parlargli, tanto non mi avrebbe mai sentito.
"Caro Peter, le tue ali stanno per essere spezzate, non ho nulla contro di te sia chiaro, solo mi hai stancato, le tue visioni mi stanno rovinando, ho bisogno di un non sogno, voglio respirare realtà. Peter, Peter, Peter...."
Posai il binocolo e mi sdraiai con la pancia a terra, posai la mia spalla al calcio, aprii il coperchio del mirino di precisione, iniziai la respirazione mentre calcolavo la traiettoria e le variati.
"Peter Pan, stai per essere rispedito nella realtà"
Tenni lo sguardo ancora fisso sul suo occhio che mi guardava giocondo attraverso un mirino, poi spostai leggermente la mira per correggere la traiettoria, trannenni il fiato.
Un solo colpo, un bagliore, il silenzio....
Ora che succede? Dove sono? Chi sono? Ero io nello specchio? Ha sparato prima lui? Dove sono? Che succede? Perché è tutto nero? Cos'è questo silenzio?

martedì 22 settembre 2009

"io" "SPORCO RAZZISTA"

LEGGERE CON CURA PRIMA DI VOMITARE SENTENZE



Alle volta la civiltà non serve. Preferisco essere un razzista che un opportunista, ogni volta che vedo i Loro volti mi sale l'acido allo stomaco, se accendo la tv mi assale una voglia di sputare che è sintomo di rabbia e schifo.
Se penso a Loro immagino una bella ghigliottina, se sento le Loro voci mi si offusca la vista, ed il desiderio di sparargli in faccia un bel " Stronzo di un anti italiano accendi quell'ammasso di merda che tieni nella scatola cranica!!!!!!! ".
Aprirei un bel centro benessere, un centro benessere dove gli italiani tutti possano sfogare la loro rabbia repressa contro questi esseri schifosi, che arrogantemente si prendono tutti i diritti, i nostri soldi, che distruggono il nostro buon vivere, gridatelo tutti e che cazzo gridate con me "POLITICI DEL CAZZO DOVETE VERGOGNIARVI "
Sì l'unica razza che si stacca dall'essere umano è proprio quella politica, bruciamoli per avere un mondo migliore.

domenica 20 settembre 2009

?


Quando l'amarezza pervade l'animo, la Bestia prende forza, piega la volontà, annebbia la vista per lasciar spazio a fraintendimenti ambigui e malsani.
Ogni immagine, così distorta, viene elaborata, immagazzinata e riproposta violentemente come, un clip che si ripete all'infinito. Generando altra amarezza, e la forza della Bestia diviene cattiveria, carica come una molla da fucile, pronta a spingere il colpo con forza disumana.
Toglietevi dalla mia vista quando i miei occhi sono rossi, evitate di incrociare il mio cammino o non risponderò di quel che mi viene comandato dal mio inconscio.
Uomo avvisato...scavi la fossa.

giovedì 3 settembre 2009

Vernice fresca


Piccole cose pericolose


Esiste una stanza nascosta in me, pareti e soffitto sono bianchi, pochissimi hanno accesso a questo luogo, lì sono fragile, la mia mortalità è accentuata.
Ti ho condotto lì perché ne hai i pieni diritti, ho aperto il vaso di pandora, vi ho intinto il pennello per scrivere col rosso sul soffitto, ho scritto ciò che mi turba, mi disturba e mi può uccidere.
Hai letto, sei stata nella stanza, ti sei seduta, con me hai parlato, ma la vernice ha preso vita, corre sui muri, scivola nella mia mente, filtra nella mia pelle, ora ho perso il controllo, lei corre ed io mi sento vicino alla morte, tu mi guardi, so che non dipende da te, aiutami o morirò.
Segreti che trafiggono il mio cuore, frasi che mi spezzano in due, vivo solo per te nulla mi può salvare se tu non sei con me.

venerdì 28 agosto 2009

-5, -4, -3, -2, -1, 0!

Senza controllo mi autodistruggo, la Bestia si scatena contro di me!

Scoppio di rabbia, la bestia si desta e mi infligge dolore.
Io continuo a piantare pugni al muro, graffiate il cemento dell'intonaco fino a segnare le pareti.
Se una lacrima scende sul mio viso, non è commozione, nè dolore, solo rabbia che da stato d'animo passa ad uno stato materiale, si fa visibile.
Mostra l'incapacità dell'uomo sulla bestia, uomo che diviene rabbioso contro se stesso, che si fa pericolosamente cinico, che non vuole più riconoscere le verità che lo circondano.

giovedì 27 agosto 2009

Dualismi "Caparezza"

Ascoltando i testi di molte canzoni ci si rispecchia, per ora questo è il mo specchio.



Chi sei tu che tormenti la mia mente sgombra nascosto nell'ombra, sembra tu voglia portarmi stretto al collo, come un insetto a mollo in una goccia d'ambra. Chi sei tu che ti vedo a fianco e sbianco come Kimba, mi frulli i testicoli come maracas a ritmo di samba, tu sei la macumba che y ariba come la Bamba. Una carcassa viva rinvenuta a riva, arriva la mignatta che salassa ogni linfa creativa, ogni tua visita priva di fiato, perchè mi vieni a svegliare appena mi vedi addormentato. Chi sei maledetto, chi sei? Non ho riparo nel mio letto, chi sei? Non mi hai detto chi sei? Uno spirito, un folletto chi sei, chi sei tu, chi sei? Io sono Caparezza, vengo dalla monnezza, ti schiaccio sul cuscino come un moscerino su di un parabrezza, io sono Caparezza, tutt'altro che una carezza, non mi puoi uccidere perchè io vivo in te, tu vivi in me. Non ce la faccio, sto diventando di ghiaccio, a questo qui non gli piaccio, meglio se taccio, penso che se lo caccio mi gonfia come un polpaccio. Da giorni sono in terapia, ciao dottore mi servono cure per la schizzofrenia, vedo fantasmi con tutti i crismi in casa mia, mi hanno detto che è tutto frutto di fantasia, si hanno ragione, ma la questione, è che stanotte la visione me le ha date di santa ragione... mi dia la soluzione, sono pronto a pagare, persino a cagare più di un milione, dottore lei non presta attenzione, non le interessa affatto la mia guarigione. Ma perchè non mi parla dottore, son qui da due ore e lei non fa che ridacchiare... dottore... dottore? Io sono Caparezza, vengo dalla monnezza, ti schiaccio sul cuscino come un moscerino su di un parabrezza, io sono Caparezza, tutt'altro che una carezza, non mi puoi uccidere perchè io vivo in te, tu vivi in me.

mercoledì 26 agosto 2009

Visioni

Sul bianco si scrive col nero


Tutto mi fu chiaro, i miei pensieri contorti che accarezzavano le ombre si fecero più viscosi, colando dalla mente in profondità.
Il respirò si fermò, la mia anima si staccò dalla corrotta visione, mi ritrovai solo, mentre l'oscurità entrava in questo involucro senza virtù, guardai attraverso il vetro ed inorridii, i miei occhi erano neri, privi del fuoco del bene, la luce si allontanava sempre più, le mie mani sentivano il ruvido tocco dell'odore dell'incenso, i miei piedi si muovevano nel nulla ed io venivo trasportato in un vortice di sentimenti sopiti d'un tratto risvegliati in modo violento.
La mente si accese, da ogni parte sentivo voci, in ogni luogo vedevo abberazioni del mio io che mi insultavano, avevo io la colpa, la tenevo stretta, rinchiusa.
Le lacrime iniziarono a segnare il mio viso, chiusi gli occhi, cercando disperato quella scritta, bianco su verde, volevo scappare, li riaprii e mi sentii inerme, privo di ogni forza, privo di movimenti volontari.
Richiusi gli occhi, cercai freneticamente, vidi quello che cercavo, mi spaventai, una bestia sostava davanti a me, nel suo sguardo il dolore, dal suo corpo, nell'aria si espandeva una nebbia bluastra, non potevo più aprire gli occhi, estrassi la colpa, la brandii come arma ed attacchai, senza timore.
La colpa s'infilò nel petto della bestia, il fuoco si riaccese, la via era libera, la besta, ora salva mi lascò il passo, il suo ghigno mi spinse ad aprire gli occhi, abbassai la sbarra, con passo sicuro tornai alla realtà.

lunedì 24 agosto 2009

Maligno

Cosa mi turbina nella mente?


Ogni giorno combatto una lotta contro me stesso, conosco i miei punti deboli, quindi so dove colpire, ogni volta che sento dolore cerco di crescere, ma forse è troppo tardi, i miei demoni divorano materia cerebrale come tarli nel legno, io mi contorco tra realtà parallele, sputando contro l'altro Io.
Infierisco senza tregua, non perdo l'occasione per mettermi in condizioni pessime, sedo la bestia che mi rialzerebbe, soffoco l'uomo che cerca di fermare la Bestia, uccido entrambi nel tentativo di vivere libero da me stesso.
Non ricordo la sensazione di libertà, i polsi mi fanno male, sono ormai segnati, del tutto privi di pelle, lecco le mie ferite ridendo nell'oscurità, leggo le regole che voglio infrangere, mi guardo allo specchio ed ho un senso di nausea che mi pervade.
Nell'oscurità mi spengo ad intermittenza, abbagliandomi quando sbaglio l'intensità della follia miscelata al sapere, poi chiudo ancora una volta gli occhi, sogno di lei, sogno di me, poi torna la folia, trasformando i sogni in incubi dai quali non posso uscire se non mutilato nell'anima.

Respiro solo per non perdere tempo.

sabato 22 agosto 2009

Automacellazione in corso

Ogni azione genera una reazione.



Spesso la Bestia cerca di annientare l'uomo, azioni studiate alla perfezione che generano un domino perfetto, ogni tassello cade, ogni tassello spinge, ogni tasselli è vittima e carnefice, solo il dito che ha dato la prima spinta è in qualche modo salvo.
Peccato che il dito della Bestia appartenga all'uomo.

martedì 18 agosto 2009

Turbinio

Si affittano camere con svista

L'assurdo imbarazzo, l'errore programmatico della mia ombra, un tributo al non essere vivo in circostanze, conosciute come ostelli per domatori di leoni, affiancato solo da pagliacci che metodicamente controllano corde e predellini.
Guardo verso il basso, poiché da lì vengo, non alzo lo sguardo, aspetto che il cielo mi avvolga, non sarò salito, sarà dolcemente disceso lui verso di me.

sabato 15 agosto 2009

imperfezioni didattiche

Chi è senza peccato stalli con la prima pietra



Dal punto di vista della svista immaginaria, immagino di non immaginare perché la realtà relativa supera l'immaginario reale dell'Essere. Per atroci truci e trucchi riferiti a quello che non si può supportare, il sorpreso inarca la mente alle nuove prospettive e di nuove allucinazioni riempie, come comignoli, la mente e la mancanza di effimero corpo.
Da tale posizione sputo la mia sentenza che, non è appagante quanto un vomitare l'impressione di non essere come l'Esere oscuro che in me alberga, da qui io mi alzo erigendomi ad eretto non a chi, come dovrebbe, è l'Eletto che legge e leggerà

mercoledì 12 agosto 2009

Carta d'identità


Segni particolari



Nasco dal male, anche se con l'amore ed il bene mi hanno generato, corpo inutile e malsano carico di rabbia immonda, occhi che trafiggono e tagliente lingua avvelenata.
Stammi lontano perché ti voglio bene, non toccarmi o perirai tra atroci dolori solo per avermi amato, odiami e sparami, qua, dritto al cuore con pallottole d'argento o io tornerò, uccidi la mia bestia e donami la libertà, o disfati del mio involucro carnico, libera la mia essenza e goditi le tenebre, poiché il male profondo risiede nel mio cuore, nel mio animo dannato e bruciato.
Guardami mentre agonizzo davanti ad un bacio amoroso, mentre la mia rabbia per questa società mi consuma lentamente, infilandomi nel cervello sostanze venefiche che mi aiutano a far uscire il male anche da un girasole, poiché in tutto, il male risiede, non c'è un posto su questo schifo che non sia infetto. Tranne forse il tuo cuore.

Fortuna Imperatrix Mundi

Perché maledire il presente od il passato?


Tutti gli errori che abbiamo commesso ci hanno portato dove siamo ora, tutte le ragazze che ci hanno mollato, ci hanno liberati per le prossime.
Tutto è governato da qualcosa che non possiamo controllare, come quella storia che tutti o quasi conoscono, quella della ruota bucata.... Io la ricordo così:
Un ragazzo scende in strada come tutti i giorni, ma scopre di avere una ruota a terra, decisamente alterato, decide di andare a lavorare in tram.
Lungo il tragitto scambia due parole con una bella ragazza.
Vent'anni dopo sono felicemente sposati ed hanno due figli.
Cos'altro dire?

lunedì 10 agosto 2009

Tristezza

Indosserò le tue maschere per comprendere il mio IO, addio dolce amico.

Guardo con lentezza il tuo allontanarti, ascolto parole vuote in tua assenza.
Tu che per molto tempo mi hai trasmesso vita e morte, bene e male, illusioni e realtà.
Tu che ora stai riposando di un sonno che non ha risveglio, mentre io mi danno, mi dispero, ora devo continuare sulla strada che tu ha asfaltato con parole chiare, alternate ad azioni scure e viceversa. Quella strada è ora il mio sentiero, come discepolo la seguirò, ricordando i tuoi insegnamenti, griderò, piangerò, commetterò azioni che non saranno comprese, tutto nel tuo nome, tutto nel mio nome.

Ombre


Mentre la luce cola sulle pareti, ascolto la mia ombra, e la sua domanda: Sei tu che generi me o io che genero te?
Abbasso gli occhi, non trovo una risposta, non risponderò, finché non spegnerò la luce.

domenica 9 agosto 2009

A volte dormono ancora


Guardati dentro, osserva con attenzione le tue paure, brucia ogni tuo desiderio e respira.
Ora chiudi gli occhi, descrivi quello che hai visto e sentito, scrivi quello che meglio ricordi, rileggi e rifletti.
Chi è la bestia che dorme dentro di te?