venerdì 28 agosto 2009

-5, -4, -3, -2, -1, 0!

Senza controllo mi autodistruggo, la Bestia si scatena contro di me!

Scoppio di rabbia, la bestia si desta e mi infligge dolore.
Io continuo a piantare pugni al muro, graffiate il cemento dell'intonaco fino a segnare le pareti.
Se una lacrima scende sul mio viso, non è commozione, nè dolore, solo rabbia che da stato d'animo passa ad uno stato materiale, si fa visibile.
Mostra l'incapacità dell'uomo sulla bestia, uomo che diviene rabbioso contro se stesso, che si fa pericolosamente cinico, che non vuole più riconoscere le verità che lo circondano.

giovedì 27 agosto 2009

Dualismi "Caparezza"

Ascoltando i testi di molte canzoni ci si rispecchia, per ora questo è il mo specchio.



Chi sei tu che tormenti la mia mente sgombra nascosto nell'ombra, sembra tu voglia portarmi stretto al collo, come un insetto a mollo in una goccia d'ambra. Chi sei tu che ti vedo a fianco e sbianco come Kimba, mi frulli i testicoli come maracas a ritmo di samba, tu sei la macumba che y ariba come la Bamba. Una carcassa viva rinvenuta a riva, arriva la mignatta che salassa ogni linfa creativa, ogni tua visita priva di fiato, perchè mi vieni a svegliare appena mi vedi addormentato. Chi sei maledetto, chi sei? Non ho riparo nel mio letto, chi sei? Non mi hai detto chi sei? Uno spirito, un folletto chi sei, chi sei tu, chi sei? Io sono Caparezza, vengo dalla monnezza, ti schiaccio sul cuscino come un moscerino su di un parabrezza, io sono Caparezza, tutt'altro che una carezza, non mi puoi uccidere perchè io vivo in te, tu vivi in me. Non ce la faccio, sto diventando di ghiaccio, a questo qui non gli piaccio, meglio se taccio, penso che se lo caccio mi gonfia come un polpaccio. Da giorni sono in terapia, ciao dottore mi servono cure per la schizzofrenia, vedo fantasmi con tutti i crismi in casa mia, mi hanno detto che è tutto frutto di fantasia, si hanno ragione, ma la questione, è che stanotte la visione me le ha date di santa ragione... mi dia la soluzione, sono pronto a pagare, persino a cagare più di un milione, dottore lei non presta attenzione, non le interessa affatto la mia guarigione. Ma perchè non mi parla dottore, son qui da due ore e lei non fa che ridacchiare... dottore... dottore? Io sono Caparezza, vengo dalla monnezza, ti schiaccio sul cuscino come un moscerino su di un parabrezza, io sono Caparezza, tutt'altro che una carezza, non mi puoi uccidere perchè io vivo in te, tu vivi in me.

mercoledì 26 agosto 2009

Visioni

Sul bianco si scrive col nero


Tutto mi fu chiaro, i miei pensieri contorti che accarezzavano le ombre si fecero più viscosi, colando dalla mente in profondità.
Il respirò si fermò, la mia anima si staccò dalla corrotta visione, mi ritrovai solo, mentre l'oscurità entrava in questo involucro senza virtù, guardai attraverso il vetro ed inorridii, i miei occhi erano neri, privi del fuoco del bene, la luce si allontanava sempre più, le mie mani sentivano il ruvido tocco dell'odore dell'incenso, i miei piedi si muovevano nel nulla ed io venivo trasportato in un vortice di sentimenti sopiti d'un tratto risvegliati in modo violento.
La mente si accese, da ogni parte sentivo voci, in ogni luogo vedevo abberazioni del mio io che mi insultavano, avevo io la colpa, la tenevo stretta, rinchiusa.
Le lacrime iniziarono a segnare il mio viso, chiusi gli occhi, cercando disperato quella scritta, bianco su verde, volevo scappare, li riaprii e mi sentii inerme, privo di ogni forza, privo di movimenti volontari.
Richiusi gli occhi, cercai freneticamente, vidi quello che cercavo, mi spaventai, una bestia sostava davanti a me, nel suo sguardo il dolore, dal suo corpo, nell'aria si espandeva una nebbia bluastra, non potevo più aprire gli occhi, estrassi la colpa, la brandii come arma ed attacchai, senza timore.
La colpa s'infilò nel petto della bestia, il fuoco si riaccese, la via era libera, la besta, ora salva mi lascò il passo, il suo ghigno mi spinse ad aprire gli occhi, abbassai la sbarra, con passo sicuro tornai alla realtà.

lunedì 24 agosto 2009

Maligno

Cosa mi turbina nella mente?


Ogni giorno combatto una lotta contro me stesso, conosco i miei punti deboli, quindi so dove colpire, ogni volta che sento dolore cerco di crescere, ma forse è troppo tardi, i miei demoni divorano materia cerebrale come tarli nel legno, io mi contorco tra realtà parallele, sputando contro l'altro Io.
Infierisco senza tregua, non perdo l'occasione per mettermi in condizioni pessime, sedo la bestia che mi rialzerebbe, soffoco l'uomo che cerca di fermare la Bestia, uccido entrambi nel tentativo di vivere libero da me stesso.
Non ricordo la sensazione di libertà, i polsi mi fanno male, sono ormai segnati, del tutto privi di pelle, lecco le mie ferite ridendo nell'oscurità, leggo le regole che voglio infrangere, mi guardo allo specchio ed ho un senso di nausea che mi pervade.
Nell'oscurità mi spengo ad intermittenza, abbagliandomi quando sbaglio l'intensità della follia miscelata al sapere, poi chiudo ancora una volta gli occhi, sogno di lei, sogno di me, poi torna la folia, trasformando i sogni in incubi dai quali non posso uscire se non mutilato nell'anima.

Respiro solo per non perdere tempo.

sabato 22 agosto 2009

Automacellazione in corso

Ogni azione genera una reazione.



Spesso la Bestia cerca di annientare l'uomo, azioni studiate alla perfezione che generano un domino perfetto, ogni tassello cade, ogni tassello spinge, ogni tasselli è vittima e carnefice, solo il dito che ha dato la prima spinta è in qualche modo salvo.
Peccato che il dito della Bestia appartenga all'uomo.

martedì 18 agosto 2009

Turbinio

Si affittano camere con svista

L'assurdo imbarazzo, l'errore programmatico della mia ombra, un tributo al non essere vivo in circostanze, conosciute come ostelli per domatori di leoni, affiancato solo da pagliacci che metodicamente controllano corde e predellini.
Guardo verso il basso, poiché da lì vengo, non alzo lo sguardo, aspetto che il cielo mi avvolga, non sarò salito, sarà dolcemente disceso lui verso di me.

sabato 15 agosto 2009

imperfezioni didattiche

Chi è senza peccato stalli con la prima pietra



Dal punto di vista della svista immaginaria, immagino di non immaginare perché la realtà relativa supera l'immaginario reale dell'Essere. Per atroci truci e trucchi riferiti a quello che non si può supportare, il sorpreso inarca la mente alle nuove prospettive e di nuove allucinazioni riempie, come comignoli, la mente e la mancanza di effimero corpo.
Da tale posizione sputo la mia sentenza che, non è appagante quanto un vomitare l'impressione di non essere come l'Esere oscuro che in me alberga, da qui io mi alzo erigendomi ad eretto non a chi, come dovrebbe, è l'Eletto che legge e leggerà

mercoledì 12 agosto 2009

Carta d'identità


Segni particolari



Nasco dal male, anche se con l'amore ed il bene mi hanno generato, corpo inutile e malsano carico di rabbia immonda, occhi che trafiggono e tagliente lingua avvelenata.
Stammi lontano perché ti voglio bene, non toccarmi o perirai tra atroci dolori solo per avermi amato, odiami e sparami, qua, dritto al cuore con pallottole d'argento o io tornerò, uccidi la mia bestia e donami la libertà, o disfati del mio involucro carnico, libera la mia essenza e goditi le tenebre, poiché il male profondo risiede nel mio cuore, nel mio animo dannato e bruciato.
Guardami mentre agonizzo davanti ad un bacio amoroso, mentre la mia rabbia per questa società mi consuma lentamente, infilandomi nel cervello sostanze venefiche che mi aiutano a far uscire il male anche da un girasole, poiché in tutto, il male risiede, non c'è un posto su questo schifo che non sia infetto. Tranne forse il tuo cuore.

Fortuna Imperatrix Mundi

Perché maledire il presente od il passato?


Tutti gli errori che abbiamo commesso ci hanno portato dove siamo ora, tutte le ragazze che ci hanno mollato, ci hanno liberati per le prossime.
Tutto è governato da qualcosa che non possiamo controllare, come quella storia che tutti o quasi conoscono, quella della ruota bucata.... Io la ricordo così:
Un ragazzo scende in strada come tutti i giorni, ma scopre di avere una ruota a terra, decisamente alterato, decide di andare a lavorare in tram.
Lungo il tragitto scambia due parole con una bella ragazza.
Vent'anni dopo sono felicemente sposati ed hanno due figli.
Cos'altro dire?

lunedì 10 agosto 2009

Tristezza

Indosserò le tue maschere per comprendere il mio IO, addio dolce amico.

Guardo con lentezza il tuo allontanarti, ascolto parole vuote in tua assenza.
Tu che per molto tempo mi hai trasmesso vita e morte, bene e male, illusioni e realtà.
Tu che ora stai riposando di un sonno che non ha risveglio, mentre io mi danno, mi dispero, ora devo continuare sulla strada che tu ha asfaltato con parole chiare, alternate ad azioni scure e viceversa. Quella strada è ora il mio sentiero, come discepolo la seguirò, ricordando i tuoi insegnamenti, griderò, piangerò, commetterò azioni che non saranno comprese, tutto nel tuo nome, tutto nel mio nome.

Ombre


Mentre la luce cola sulle pareti, ascolto la mia ombra, e la sua domanda: Sei tu che generi me o io che genero te?
Abbasso gli occhi, non trovo una risposta, non risponderò, finché non spegnerò la luce.

domenica 9 agosto 2009

A volte dormono ancora


Guardati dentro, osserva con attenzione le tue paure, brucia ogni tuo desiderio e respira.
Ora chiudi gli occhi, descrivi quello che hai visto e sentito, scrivi quello che meglio ricordi, rileggi e rifletti.
Chi è la bestia che dorme dentro di te?