sabato 12 dicembre 2015

Cammino della luce

Quando camminiamo avvolti dall' oscurità, abbiamo paura, ogni nostro passo incerto potrebbe lederci, potrebbe essere l' ultimo, il terrore è nostro bastone da passeggio, a lui affidiamo andatura e traguardo.
Sbagliamo, perché quando l' oscurità ci circonda, la fiammella di una candela è più potente di un faro.
Basta rendersene conto, " basta " cazzo di parola, lo fa sembrare facile...

martedì 22 settembre 2015

Vegetale

Ogni giorno passa uguale, la monotonia diventa una coperta nella quale avvolgersi, i problemi, anche quelli, monotoni, nulla può cambiare solo guardandolo.
Cammino a passi lenti, regolari, tra due muri " non c'è nulla oltre il muro " mi ripeto, poi alzo lo sguardo, scorgo a fatica qualche sentiero ripido e strettissimo, poi torno a guardare il pavimento sotto di me, liscio, monotono, poi vedo la punta del mio piede destro, quella del sinistro, quella del destro, quel......

Cammino a passi lenti, lo faccio da molto tempo, ogni tanto mi sembra di scorgere un sentiero nuovo, sogno di percorrerlo, valuto la fatica per raggiungere il primo appiglio, cerco il coraggio per saltare, mi preparo al balzo e nulla, la mie gambe non si muovono, se non in un perpetuo e monotono alternarsi, destra, sinistra, destra, sin....



sabato 22 agosto 2015

Magarac

Ricadere sempre negli stessi errori fa di me un vero asino!

Certo le condizioni generali della mia vita sono bene o male nella media; spreco qualche soldo, vendo quello che non uso per recuperarne una parte, pago qualche bolletta in ritardo o rateizzandola. A livello economico sono nella media, credo, ma è ormai consuetudine lamentarsene, un po' per tutti.
Per quello che riguarda la salute... è quello che è, io non mi curo al meglio, se la vita fosse un bacino senza fonte, la mia condotta sarebbe più simile ad una cascata che a un ruscello.
Ma ne pago sempre le conseguenze, spesso fisiche ma in modo quasi costante, psicologiche.
Non ho più la lucidità di un tempo, perdo la concentrazione, dimentico ogni cosa, non riesco a stare attento, mi fossilizzo su pensieri assurdi. Non riesco, per quanto mi possa sforzare, a lasciar correre, può sembrare, fingo, ma ogni singolo problema ( a volte anche quelli a cui non sono direttamente collegato ) mi tormenta, scava nel mio cervello.
I miei animaletti sono malati, la più vecchia, non penso possa andare avanti ancora molto, questa consapevolezza però, non mi prepara, anzi mi tiene costantemente in uno stato depressivo. Cerco di distrarmi, esco con qualche amico, mi metto a giocare sul P.C., cerco di finire uno strumento musicale, anche se a causa dell' inesperienza come liutaio, avanza a rilento, viene distrutto e rifatto, corretto, abbandonato in attesa di una soluzione per il nuovo problema insorto, insomma, aumento il numero di tarli che mi scavano il cervello.

Qualche tempo fa mi accorsi di essere ricaduto in un vecchio problema, uno di quelli per cui la soluzione c'è ed è immediata, basta evitare di bere, punto, se non bevo non butto benzina sul fuoco e riesco a contenere il mio malessere.
Secondo voi, sono riuscito a stare lontano dalla bottiglia? No! Peggio ancora, sono uscito di casa, un pomeriggio, con quel leggero stato di ebrezza alcolica che, solitamente mi provoca sonnolenza, deciso solo a staccare la spina, solo un caffè al bar, due parole da bancone e tornare a casa.
Pessima, pessima idea, ho trovato un ragazzo che non vedevo da tempo, lui beveva una birra e l'ho seguito, poi ne ho presa un'altra ed il cervello ha iniziato a propormi soluzioni per un problema fresco di giornata, cercavo di fare calcoli, ma ovviamente mi perdevo, l'alcol ormai mi aveva intrappolato.
Quando supero il livello d'allarme non riesco a fermarmi.

Il risveglio del giorno seguente fu abbastanza traumatico, dolori ovunque, mezza casa sotto sopra.
Poi suona il telefono, leggo il messaggio e capisco di aver fatto una cazzata, ho sbagliato il destinatario dei miei messaggi sgrammaticati e capibili solo dopo un corso di aramaico; imbarazzato ma anche divertito chiedo scusa, dichiaro apertamente e tranquillamente a chi fossero diretti pensando finisse lì, di fatto io scrivo "amore" solo alla mia compagna, non penso serva altro per dimostrare che i messaggi non erano per lei.
Passo una giornata da zombie, fino a quando non arriva la mia compagna, che mi prende bellamente in giro per l'accaduto, ci scherziamo sopra mentre invio le scuse anche al mio più caro amico che si era preoccupato per me, visto che inviai anche a lui alcuni messaggi ed un paio di richieste d'aiuto piovute chissà da dove.

IL PEGGIO DOVEVA ANCORA VENIRE

Scopro due altre cose:
1) A causa dei messaggi inviati alla persona sbagliata, la coppia litiga ed io ci sto male.
2) Ho attaccato rogne con alcuni persone, miei compaesani. Il commento di chi mi ha visto è stato "Vuole morire" me la sono presa con la mini comunità di ragazzi dell'est, non so di preciso di quale paese, so che sono molto grossi ( il più piccolo è due volte me ) e anche loro bevono molto.
Purtroppo non ricordo quali fossero, non ricordo il motivo scatenante né come si sia conclusa.

Ora, aspetto, devo andare con la mia compagna a chiarire i messaggi alla coppia che ho fatto litigare, ma almeno quello è programmato, so bene che i messaggi erano per la mia compagna ed i messaggi stessi ne custodiscono la prova.
Aspetto, di incrociare le persone con cui ho attaccato rogna per chiedere loro scusa, so di avere sbagliato, o almeno credo di essere in torto, a causa della sbronza, spero mi ascoltino, prima di tutto, spero non serbino troppo rancore.



Non sono solito scrivere in questa forma, sono certo di non averlo fatto in modo corretto.

Ma commenterò per dare una fine a questo post, spero.


sabato 16 maggio 2015

La brace non era spenta....


Pensavo di essere " guarito ", di saper controllare gli scatti d'ira, di riuscire a girami per evitare lo scontro.
Ora mi ritrovo nuovamente in costante caccia, col sapore di sangue in bocca, pronto a sbranare chi mostra la minima debolezza, pronto ad alzare la voce solo per distrarre e/o disarmare, sono di nuovo quel bastardo che avevo cercato di soffocare.

venerdì 15 maggio 2015

Siamo solo pedine.

Il gioco è ben più ampio di quello che normalmente potremmo percepire, i nostri pensieri, sono influenzati da troppi fattori esterni, quello che sto per scrivere vorrei che non fosse una scintilla su un barile di polvere da sparo, è, e sarà solo una mia considerazione dubbiosa, non giudico e non voglio essere giudicato. In passato ho commesso molti errori, mi sono schierato dalla parte sbagliata, mi sono vergognato, ho ritrattato, ho chiesto scusa e, in maniera crescente, con l'età, ho imparato a gridare più forte le correzioni dei miei errori che le mie idee.
Pochi giorni fa hanno cercato di farmi entrare in un discorso che cerco di schivare a priori, gli immigrati, la loro e la nostra posizione, le leggi a favore e quelle a sfavore, giusto o sbagliato e via dicendo. Mi sono ritirato senza proferire parola, per un semplice motivo; non può essere bianco o nero; è un grigio complesso, più articolato di quanto si voglia accettare e genera sempre e comunque un discorso a senso unico o uno scontro verbale senza via di uscita.
La mia posizione è come abbozzato prima: la situazione è difficile, è dura aiutare qualcuno se si hanno le pezze al culo, ma signori, molta di quella gente esulterebbe per avere anche solo le pezze al culo, uomini, donne, bambini che hanno perso tutto, usati come merce per ingrassare qualcosa di marcio, una moltitudine di gente disperata che viene usata come copertura per far passare qualche sporco bastardo. Così la vedo, non voglio generalizzare, ho avuto a che fare con extracomunitari che si sarebbero privati del poco che avevano per aiutarmi e con altri ai quali avrei dato fuoco immediatamente. Questo non fa di me una persona cattiva o ambigua, come tutti ho paura di quello che potrebbe arrivare, ma come essere umano non posso pensare alle brave persone che hanno perso tutto e sono veramente disperate.
Ora quanto volevo dire dal principio:
Una persona è intelligente, forse due; ma quando si passa di una massa di gente le cose cambiano, la famosa filosofia del branco, può essere applicata anche in senso opposto a quanto siamo abituati a sentire ovvero, " Hanno distrutto tutto, in mezzo al branco erano presenti persone tranquille, che hanno perso la loro individualità e seguendo in maniera istintiva il flusso, sono diventate violente ed incontrollabili..." ma come dicevo, il contrario è applicabile, prendete le emittenti radio, i canali televisivi, le colonne dei giornali, aggiungete una buona infarinatura di porcheria che passa per il web e viene condivisa senza la minima ricerca sulla verità. Cosa si ottiene? Una massa di persone che per non essere isolate si schiera ( si è fatto in modo che gli schieramenti di punta siano due, molto numerosi ed equamente incazzati ) da una o dall'altra parte, ma questa decisione è anch'essa pilotata, si deve tenere l'equilibrio.
Uno schieramento è facile da individuare, composto da gente comune, che arriva a fine mese con l'acqua alla gola o non ci arriva, mentre l'altro schieramento è quello della gente comune, che arriva a fine mese con l'acqua alla gola o non ci arriva.
I due schieramenti ( in egual modo miscelati a qualche benestante ) devono continuare a litigare tra di loro, così ogni volta che si fa un mezzo passo ( l'intero è sempre un' opzione da evitare ) l'astio cresce, e se si scannano non vedono altre cose, prima tra tutte l'essere parte di un gioco, solo come pedina.
Questa situazione porta benefici solo ai governati.

Per quelli dell' accoglienza ad ogni costo ricordo, in una scuola elementare un bambino di 8 anni è stato picchiato da due bambini ( un maschio ed una femmina ) solo perché: " Sei francese, abbiamo già punito i francesi e tu hai saltato il turno. Fatto accaduto a undici chilometri da casa mia.

Per i razzisti a tutto tondo guardate bene la cronaca, magari furti e aggressioni leggere si mascherano ma gli omicidi o truffe di pari gravità no! Mi sembra che un Solecito, un Salvatore Riina, un Berlusconi o un Massimo D'Alema non siano extracomunitari.


Un bastardo è bastardo, non importa il colore della pelle, la patria che gli ha dato i natali o la marca di quello che indossa; un Bastardo sarà sempre un Bastardo.

domenica 10 maggio 2015

Che dire?

Tra poco si otterrà l'effetto convinzione, la gente si convincerà di vedere politici di destra e di sinistra, molti sono già convinti che questa divisione ci sia già, io vedo una massa di stronxi che si autodefiniscono di destra o sinistra, a seconda di quello che ritengono comodo per loro e molti caproni che li seguono e pensano di essersi schierati.....
Di questo passo qualcuno crederà anche alle palle che vengono sistematicamente raccontate come successi o fallimenti.

sabato 9 maggio 2015

Peppino Impastato

9 Maggio 1978
Ricordiamo anche Lui: Peppino Impastato Wikipedia
Per fortuna qualche film furbo viene prodotto anche in Italia
Seguite i link, informatevi.   

mercoledì 6 maggio 2015

Per sentito dire....





Ultimamente sembra che la gente si sia dimenticata di pensare con la propria testa, mi sono staccato per un lungo periodo dai collegamenti virtuali al "mondo reale" , completamente nauseato dal vedere gente che litiga, chi accusa, chi difende, chi fa battute sulle tragedie.
Mi sono volontariamente rinchiuso in un mondo scollegato da questo, fatto di videogiochi, libri, giochi di carte, cartoni animati, telefilm e musica. Schivando la gente al bar, cercando di non avere parole nelle orecchie o immagini reali da guardare.
Purtroppo l'incanto finisce e devi riconnetterti al reale, guardo un telegiornale ed inizio ad avere male al fegato, apro un social-network e con stupore sento parole quasi intelligenti da quello che inneggiava alla canna, vedo politici che non sarebbero in grado di fare una o con un bicchiere ( ma quello già lo sapevo ) agenti che guardano quando dovrebbero picchiare e picchiano quando dovrebbero guardare.
Il bene ed il male fusi in un disco grigio, senza equilibrio, senza il pericolo di perderlo.

Torno ora, per concludere, al titolo del post: " Per sentito dire.... "; perché alla fine volevo solo riportare un concetto semplice, che è stato riassunto in una frase, che storpierò leggermente solo per motivi di memoria, sentita in un telefilm: " No, quella non è libertà! Hanno solo il guinzaglio un po' più lungo! "