domenica 31 luglio 2011

Maligna sbirciata


Dannata sia quell'ultima sigaretta ed il tempo che deve essere impegnato per la sua durata.
Dannata sia la curiosità.
Dannato il sapere e non credere.
Dannato sia Io per aver generato il male.
Ora desidero solo il torpore di un eccesso, l'agonia del non riuscire, il dolore del non poter fare.
Desidero ciò che non posso avere, un salto in dietro, una batteria scarica, un sms non inviato.
Desidero cancellare un errore, che per quanto lontano, non mi lascia in pace, sempre sul mio capo come una lama in attesa di terminarmi.
Io: Giudice, Giuria, Boia e Reo.
Ricordi che tornano, simili tra loro, come quello che ha ucciso chi mi precedeva, uguale nella forma a quello che mi ha Rigenerato e battezzato.
Io Rigenerato dal mio stesso animo suicida.

lunedì 11 luglio 2011

Addio


Piccola mia, ti sei spenta tra le mie braccia, ho sentito il tuo ultimo respiro, l'ultimo battito del tuo piccolo cuore, mi mancherai tantissimo, mi mancheranno le tue fusa, la tua cordialità, il modo in cui chiedevi il permesso per potermi salire in braccio quando stavo seduto al pc. Sii felice, il luogo dove ora sei è sicuramente migliore di questo.
Ti voglio bene.

domenica 10 luglio 2011

Ameba


Sono uno straccio, mi odio, ancora una volta sono riuscito a dare il peggio di me, ancora una volta ho oltrepassato quel confine tra vita e stupidità.
Il mio corpo è distrutto e la mia mente è devastata, il senso di colpa mi corrode, non riesco a rompere il guscio nel quale mi sono chiuso.
Vorrei sparire, sublimare in una nuvola ed essere spazzato via dal vento. La rabbia interiore non è sopita, è solo talmente delusa da non essere efficace, non mi spinge, non mi aiuta ad alzarmi, è così depressa che mi ancora al pavimento della vergogna.
Come darle torto? Deludo me stesso, deludo le persone a me vicine, sono invecchiato in modo meschino, sono diventato un mostro privo di logica, una bestia che si nutre di carogne, che non caccia, che si nasconde nelle ombre, timorosa di essere divorata da un lombrico.
Inutile ammasso di carne, pauroso e debole.