giovedì 30 giugno 2011

I tempi maturano



Caro Danton, mon ami Danton,

dimmi come si fa la revolution

tra chi mi tira di qua chi di là come fossi

un volano da badminton.

Sai, oh, a furia di tirare, la giacchetta

è diventata un saio!

Non posso stare dietro a tutti i piani

perché non chiami Rachmaninoff?

Guarda!

Un'altra delegazione

sui tetti come il Telegattone

ma dal re nessuna reazione,

come guardare in tele un cartone,

come se niente fosse,

zone rosse, poi come se niente scosse.

Chi fa sciopero della fame ci rimane,

che ci rimane? Sommosse!



Danton, si mette male.

Qui ti vogliono arrestare

e magari t'accoppano dando la colpa alla tromba

delle scale!



E sono cose come questa che fanno perdere la testa.

Ti fanno perdere la testa per farti perdere.

Non perdere la testa, non devi

perdere la testa, non devi

perdere la testa, non devi

perdere, non devi perdere.

Le situazioni come questa ti fanno perdere la testa.

Ti fanno perdere la testa per farti perdere.

Non perdere la testa, non devi

perdere la testa, non devi

perdere la testa, non devi

perdere, non devi perdere.



Contestazioni negli atenei,

cortei, No-qualcosa-Day

ma il re si gratta gli zebedei

più di Tom Hanks in Cast Away,

L'opposizione ha il K-way,

fa più acqua di un Canadair,

all'opposizione io vorrei Joey Ramone:

'Gabba Gabba Hey!'.

Ma vedo leader narcolettici,

si addormentano parlando nei TG.

Col carisma di Ciccio di Nonna Papera

non convinci gli scettici..

Ti incateni al cancello? Ma noo!

Nessuno ti darà una mano!

Senti me, fuggi che

qui ti danno una mano di antiruggine!



Danton, ci danno addosso,

chi informa verrà rimosso.

Cara liberté mi sa che

qui per te non c'è più posto!



E sono cose come questa...



Muoviamoci Danton, selliamo lo stallon,

armiamoci di casse non di cluster bombs,

festanti come bande di bandoneon

saremo noi, Danton, Robin Hood e Little John,

Lennon e Yoko Ono con il rock & roll,

Sancho e Don Chisciotte, Titania ed Oberon.

All'attacco del re che passa con la claque

ammassa i tuoi garçons, Georges Jacques Danton!

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