sabato 18 settembre 2010

pieprzyć



É odio quello che provo, cammino e per la strada vedo le tue orme, sempre nei posti sbagliati, davanti ad una macchina col cofano graffiato, sul marciapiede di fronte alla casa dalle finestre rotte, vicino ad un cassonetto rovesciato.
Mi incazzo, mi logoro perché devo stare zitto, non ti posso accusare, tu comandi ed io devo sottostare, questo mi fa imbestialire; il DEVO, non ho scelta se non voglio ritrovarmi morto prima del tempo, ma a te non te ne frega un cazzo, imbottisci la gente di cazzate, racconti così tante menzogne che la tua realtà è ormai una cozzaglia di dubbia moralità realista.
l'immagine è per te, leggi tra le righe....

1 commento:

Roberta ha detto...

Sottostare è ancora un ululare più forte e a squarcia gola contro un vento che spira controcorrente! LA ribellione dell'anima è più violenta e più forte di quella del corpo...Forse perchè invisibile agli occhi!

un sorriso:-)