domenica 4 agosto 2013

Scelte consapevoli



Spesso mi sono trovato a valutare diverse strade, solitamente mi pongo mille domande, valuto i rischi, cerco di capire se sono in grado o meno di affrontare la sfida e alla fine cerco tutte le possibilità negative.
Ora vedo una parete da scalare, ma prima di poter iniziare l'ardua arrampicata devo passare su una corda sospesa nel vuoto, un passo falso e tutto è finito, non c'è possibilità di tornare in dietro, la voglia però di guardare il mondo dalla vetta è tanta.
Quindi devo fare il punto della situazione.
La corda è stata tesa, posso vedere chiaramente il pianerottolo da cui dovrò iniziare ad arrampicarmi, con un po' di fortuna potrei avere un breve ponticello che mi accorcia di qualche passo il primo tratto del cammino.
Ma senza l'asta che mi permetterebbe di mantenere l'equilibrio il primo passo sarebbe impossibile, quindi aspetto che me ne sia concessa una.
Nel frattempo osservo la parete che mi si presenta davanti, pochi appigli, nessuna corda di sicurezza e sotto il vuoto più profondo.
Poi osservo dal basso la strada che prosegue verso l'alto, sembrerebbe essere leggermente più ripida della scala che sto già percorrendo da tempo.
Ora osservo la scalinata, mi domando se sia così fissa come sembra, guardando avanti sembra una camminata veramente eterna, una curva costante che non mi permette i vederne la fine; mentre volgendo lo sguardo ai gradini già consumati ho una spiacevole visione, sembra appena iniziata, come se ogni gradino già percorso sia diventato un leggero cambio di livello.
L'impressione di camminare su una scala mobile, che si muove contro di me, è forse la molla che mi permetterà di prendere questa strada laterale che mi si è aperta.
Il tempo scorre ed il cancello lentamente si chiude, la mia intenzione è quella di attraversarlo per imbarcarmi finalmente in un' avventura dura e soddisfacente, l' alternativa non mi esalta, sopratutto perché non mi promette neppure un bel panorama.



martedì 11 giugno 2013

Lacrima


Ogni frana inizia con un sassolino che rotola, non devo aver paura di quel sassolino, ma del fatto che, non essendo più nella sua posizione, ha comunque modificato l'equilibrio delle cose.
La parete rocciosa che mi dava fiducia, ora va guardata con un po' di sospetto, quel sospetto potrebbe diventare poi una frana nel mio cuore, incendiare la mente, farmi vedere il pericolo dove non c'è!
Vorrei prendere la mia fionda e scagliare quel sassolino lontano, non lo voglio vedere, non voglio ascoltare il tarlo che ora mi distrugge ad intermittenza.
Sì ora ho paura!

martedì 28 maggio 2013

Stanchezza


Capisci di essere veramente distrutto, sopraffatto, demoralizzato ed impotente quando esplodi senza un motivo, quando piangi contro un muro, quando guardi quel fottuto domani e ti accorgi che è identico o peggiore allo stramaledetto ieri, quando i pensieri si soffocano a vicenda, quando la pressione sale al punto di farti sentire il cranio pronto ad esplodere ed il corpo inizia a cedere.....
chiudi ogni pensiero con un fanculo? Ok sei giunto al limite!!!

venerdì 15 marzo 2013

C' era...


 C'era una ferramenta, c'era una cartoleria, una lavasecco, un negozio di elettrodomestici, due macellai, cinque alimentari, tre ristoranti; c'era un orefice, una profumeria, due parrucchieri, un fioraio, la farmacia ed anche un albergo. Del paesino in cui sono cresciuto è rimasta l'ombra, c'era vita nella semplicità, ora tutto muore, tutto vive solo nei ricordi.